da Yahoo Finanza
Jason Brian - Autocricket
Subito dopo il diploma di scuola superiore, Jason Brian ha cominciato a lavorare nel settore marketing dei concessionari auto in Florida. E' in questo frangente che ha capito l'importanza del web e ha concepito un'idea imprenditoriale brillante: comprare pubblicità online basandosi sui principi del seo, l'ottimizzazione del posizionamento dei risultati nei motori di ricerca. Tre anni dopo, a soli 21 anni, Brian ha investito "meno di 10.000 dollari" per la creazione di un sito, Autocricket.com, che orientasse le persone in cerca dell'automobile giusta. La sua fonte di guadagno era la vendita di informazioni sui consumatori ai produttori e ai rivenditori di auto. Il portale è stato finanziato con 250.000 dollari da due imprenditori e ha generato 1,2 milioni di dollari di introiti nel 2009 e 6 milioni nel 2010.
Joshua Dziabiak - Showclix
Nel 2005, a 18 anni, Joshua Dziabiak ha venduto la sua prima società di domini Internet, Mediacatch, per oltre un milione di dollari. Con una parte del ricavato ha acquistato dei beni per sé (tra cui una Mercedes). Il resto lo ha reinvestito in altre società tra cui Showclix, un sito che permette a musei, sale concerti e altri enti che organizzano eventi di vendere biglietti online, per telefono o al botteghino. Su ogni biglietto acquistato dai consumatori, Showclix prende una commissione che va dal 7 al 15%. Così, nel 2009 Dziabiak (a 22 anni) ha ricavato circa un milione di dollari e ha valutato la sua impresa per oltre la metà (2,75 milioni di dollari). Nel 2010, le commissioni sui biglietti hanno fatto entrare nelle casse di Showclix 9 milioni di dollari.
Daniel Gómez Iñiguez - Solben
Solben, un'azienda green che progetta e realizza uno strumento per estrarre olio dalle piante e generare biodiesel, è stata creata da un ventenne messicano, Daniel Gómez Iñiguez. Il lavoro di ricerca e sviluppo di Iñiguez è cominciato quando era al liceo. Poi, una volta messo a punto un primo progetto, lo ha venduto al suo primo cliente per 150.000 dollari. Nel primo anno di attività, lo stesso in cui il giovane Daniel Gómez ha cominciato l'università, la sua società, che ha sede a Monterrey (Messico) ha avuto introiti per oltre un milione di dollari. Al momento Solben dà già lavoro a 15 persone.
Ian Purkayastha - Tartufi Unlimited
Quando ha cominciato a importare tartufi e a venderli per circa 2.250 dollari al chilo a ristoranti e boutique gastronomiche, Ian Purkayastha aveva solo 15 anni. Era il 2008 e Ian portava avanti il suo business dalla sua casa in Arkansas. La sua passione per questo prodotto gli era nata da bambino, quando andava nei boschi alla ricerca di funghi. Con il tempo, Ian ha imparato tutto sui tartufi e ha capito subito qual era il problema maggiore per chi voleva venderli: fare in fretta. I tartufi infatti devono essere smerciati entro una settimana, altrimenti si guastano. Con l'esperienza accumulata, Purkayastha ha avuto l'idea della svolta: aprire una serra di tartufi in Arkansas. I primi riscontri della sua Tartufi Unlimited sono entusiasmanti: finora le vendite hanno generato un milione di dollari.
David Schottenstein - Astor and Black
David Schottenstein ha fatto appena in tempo, nel 2003, a diplomarsi al seminario rabbinico. L'anno dopo, a 21 anni, era già un imprenditore che aveva fondato un'azienda di abiti da uomo su misura: Astor and Black. Il suo business però era cominciato già durante la scuola superiore. E' in questo periodo che, raccolti 75.000 dollari con la vendita dei primi vestiti, il giovane David trova il coraggio di rischiare e di andare a Hong Kong per confezionare abiti di alta qualità a basso prezzo e rivenderli tramite il commercio porta a porta. Per fare esperienza, non ci poteva essere una scelta più efficace. Nel primo anno di vita, la sua azienda ha infatti ottenuto guadagni per 562.000 dollari. Dopo sei anni, gli incassi sono schizzati alle stelle: gli introiti del 2010 hanno raggiunto la cifra monstre di 20,5 milioni di dollari.
Milun Tesovic - Metrolyrics.com
La passione per la musica è stata la fortuna di Milun Tesovic, un ragazzo che nel 2002, a 16 anni, ha creato un sito internet in cui raccogliere i testi delle sue canzoni preferite. Due anni dopo, nel 2004, quello che era solo un hobby si è trasformato infatti in un'impresa redditizia. Il suo sito, Metrolyrics.com, ha al momento un database con oltre 2 milioni di testi di canzoni, dà impiego a circa 20 persone e fa soldi attraverso la pubblicità online: nel 2007, quando Tesovic aveva 21 anni, la sua società ha guadagnato un milione di dollari.
Jamie Murray Wells - Glasses Direct
Nel 2004, Jamie Murray Wells aveva 21 anni, studiava all'università e doveva comprare un nuovo paio di occhiali. Spaventato dal prezzo, 300 dollari, Wells ha fatto in modo che i suoi problemi alla vista diventassero paradossalmente l'origine di una geniale "visione" di business: creare una società online che vende occhiali a basso prezzo. Per fondare l'azienda, Glasses Direct, Wells ha deciso di abbandonare gli studi e di impiegare tutto il prestito studentesco che aveva ricevuto: 2.000 dollari. Lo sforzo è stato premiato: la compagnia, che ha sede a Londra e conta circa 70 impiegati, ha ricavato 2 milioni di dollari già nel primo anno di vita. E nel 2010, gli introiti hanno raggiunto quota 5 milioni di dollari.
Fraser Doherty - SuperJam
A volte le idee di business vincenti sono le più semplici. Come quella di Fraser Doherty, un ragazzo scozzese che nel 2002, alla tenera età di 14 anni, ha iniziato a preparare marmellate e confetture nella cucina di casa, a Edinburgo. La sua abilità nel confezionare queste squisitezze è diventata così grande che dopo soltanto due anni di pratica, Doherty ha deciso di abbandonare la scuola superiore e dedicarsi a tempo pieno alle sue marmellate. L'azienda che ha fondato, SuperJam, è riuscita a guadagnare nel 2009 ben 1,2 milioni di dollari.
Michael Furdyk - Mydesktop.com
Nel 1996, Michael Furdyk aveva 16 anni e trascorreva gran parte del suo tempo nella sua casa di Toronto a navigare su Internet e a chiacchierare sulle chat. Per tutte le ore passate sul web, era diventato un vero esperto. Da qui l'idea: perché non creare una rivista online di computer per dare consigli di informatica e di navigazione in Rete? Così, in quell'anno Michael fonda il webmagazine MyDesktop.com e coinvolge nell'impresa anche un suo amico australiano, il coetaneo Michael Hayman, che è così entusiasta del progetto che decide di trasferirsi in Canada per poter ampliare il business e affittare anche un ufficio per lavorare insieme. Il successo è alle porte: in breve, Mydesktop.com riesce a raggiungere introiti pubblicitari per 60.000 dollari al mese e tra i clienti inserzionisti ci sono anche colossi dell'informatica come Microsoft. Dopo alcuni anni, il sito è stato venduto alla società Internet.com per oltre un milione di dollari.
Catherine e Dave Cook - MyYearbook.com
L'idea che è venuta in mente nel 2005 all'allora quindicenne Catherine Cook e a suo fratello Dave, due anni più grande di lei, assomiglia un po' a Facebook. Mentre questi due ragazzi stavano scorrendo l'annuario della loro scuola hanno pensato di creare una versione interattiva gratuita online. E' nato così MyYearbook.com, un social network dove gli studenti possono incontrarsi in Rete, inventare giochi a quiz e farsi domande di tutti i tipi. Già nel 2006, il sito è riuscito ad attrarre venture capital per 4,1 milioni di dollari. E tra le società che lo hanno scelto per inserire la loro pubblicità ci sono aziende come Disney e Abc. Secondo quanto dichiarato dai fratelli Cook a Forbes.com, il social network nel 2008 aveva già raggiunto 3 milioni di membri e introiti "a sette cifre".
Studiare all'università, impegnarsi e fare di tutto per trovare il lavoro dei propri sogni. In periodi come questi, è un'impresa che non riesce a tutti i giovani italiani. Anzi, molto spesso accade il contrario: il merito non viene riconosciuto e i ragazzi del Belpaese si sentono in ansia per il loro futuro. Tuttavia, non bisogna abbattersi anche perché di storie incoraggianti ce ne sono e hanno tutte a che fare con alcune qualità che ai giovani non mancano: talento, creatività e coraggio.
La rivista americana Forbes.com (www.forbes.com) ha raccolto le testimonianze di alcuni tra i più brillanti giovani imprenditori degli Stati Uniti, persone che sono riuscite a diventare milionari prima ancora di laurearsi puntando semplicemente sulle loro principali risorse: le idee.
Ecco le storie di dieci giovani che ce l'hanno fatta.
Jason Brian - Autocricket
Subito dopo il diploma di scuola superiore, Jason Brian ha cominciato a lavorare nel settore marketing dei concessionari auto in Florida. E' in questo frangente che ha capito l'importanza del web e ha concepito un'idea imprenditoriale brillante: comprare pubblicità online basandosi sui principi del seo, l'ottimizzazione del posizionamento dei risultati nei motori di ricerca. Tre anni dopo, a soli 21 anni, Brian ha investito "meno di 10.000 dollari" per la creazione di un sito, Autocricket.com (http://www.autocricket.com/), che orientasse le persone in cerca dell'automobile giusta. La sua fonte di guadagno era la vendita di informazioni sui consumatori ai produttori e ai rivenditori di auto. Il portale è stato finanziato con 250.000 dollari da due imprenditori e ha generato 1,2 milioni di dollari di introiti nel 2009 e 6 milioni nel 2010.
Joshua Dziabiak - Showclix
Nel 2005, a 18 anni, Joshua Dziabiak ha venduto la sua prima società di domini Internet, Mediacatch (http://mediacatch.com/), per oltre un milione di dollari. Con una parte del ricavato ha acquistato dei beni per sé (tra cui una Mercedes). Il resto lo ha reinvestito in altre società tra cui Showclix (http://www.showclix.com/), un sito che permette a musei, sale concerti e altri enti che organizzano eventi di vendere biglietti online, per telefono o al botteghino. Su ogni biglietto acquistato dai consumatori, Showclix prende una commissione che va dal 7 al 15%. Così, nel 2009 Dziabiak (a 22 anni) ha ricavato circa un milione di dollari e ha valutato la sua impresa per oltre la metà (2,75 milioni di dollari). Nel 2010, le commissioni sui biglietti hanno fatto entrare nelle casse di Showclix 9 milioni di dollari.
Daniel Gómez Iñiguez - Solben
Solben, un'azienda green che progetta e realizza uno strumento per estrarre olio dalle piante e generare biodiesel, è stata creata da un ventenne messicano, Daniel Gómez Iñiguez. Il lavoro di ricerca e sviluppo di Iñiguez è cominciato quando era al liceo. Poi, una volta messo a punto un primo progetto, lo ha venduto al suo primo cliente per 150.000 dollari. Nel primo anno di attività, la stessa in cui il giovane Daniel Gómez ha cominciato l'università, la sua società, che ha sede a Monterrey (Messico) ha avuto introiti per oltre un milione di dollari. Al momento Solben dà già lavoro a 15 persone.
Ian Purkayastha - Tartufi Unlimited
Quando ha cominciato a importare tartufi e a venderli per circa 2.250 dollari al chilo a ristoranti e boutique gastronomiche, Ian Purkayastha aveva solo 15 anni. Era il 2008 e Ian portava avanti il suo business dalla sua casa in Arkansas. La sua passione per questo prodotto gli era nata da bambino, quando andava nei boschi alla ricerca di funghi. Con il tempo, Ian ha imparato tutto sui tartufi e ha capito subito qual era il problema maggiore per chi voleva venderli: fare in fretta. I tartufi infatti devono essere smerciati entro una settimana, altrimenti si guastano. Con l'esperienza accumulata, Purkayastha ha avuto l'idea della svolta: aprire una serra di tartufi in Arkansas. I primi riscontri della sua Tartufi Unlimited (http://tartufiunlimited.com/) sono entusiasmanti: finora le vendite hanno generato un milione di dollari.
David Schottenstein - Astor and Black
David Schottenstein ha fatto appena in tempo, nel 2003, a diplomarsi al seminario rabbinico. L'anno dopo, a 21 anni, era già un imprenditore che aveva fondato un'azienda di abiti da uomo su misura: Astor and Black (http://www.astorandblack.com/). Il suo business però era cominciato già durante la scuola superiore. E' in questo periodo che, raccolti 75.000 dollari con la vendita dei primi vestiti, il giovane David trova il coraggio di rischiare e di andare a Hong Kong per confezionare abiti di alta qualità a basso prezzo e rivenderli tramite il commercio porta a porta. Per fare esperienza, non ci poteva essere una scelta più efficace. Nel primo anno di vita, la sua azienda ha infatti ottenuto guadagni per 562.000 dollari. Dopo sei anni, gli incassi sono schizzati alle stelle: gli introiti del 2010 hanno raggiunto la cifra monstre di 20,5 milioni di dollari.
Milun Tesovic - Metrolyrics.com
La passione per la musica è stata la fortuna di Milun Tesovic, un ragazzo che nel 2002, a 16 anni, ha creato un sito internet in cui raccogliere i testi delle sue canzone preferite. Due anni dopo, nel 2004, quello che era solo un hobby si è trasformato infatti in un'impresa redditizia. Il suo sito, Metrolyrics.com (http://www.metrolyrics.com/ ), ha al momento un database con oltre 2 milioni di testi di canzoni, dà impiego a circa 20 persone e fa soldi attraverso la pubblicità online: nel 2007, quando Tesovic aveva 21 anni, la sua società ha guadagnato un milione di dollari.
Jamie Murray Wells - Glasses Direct
Nel 2004, Jamie Murray Wells aveva 21 anni, studiava all'università e doveva comprare un nuovo paio di occhiali. Spaventato dal prezzo, 300 dollari, Wells ha fatto in modo che i suoi problemi alla vista diventassero paradossalmente l'origine di una geniale "visione" di business: creare una società online che vende occhiali online a basso prezzo. Per fondare l'azienda, Glasses Direct (http://www.glassesdirect.co.uk/), Wells ha deciso di abbandonare gli studi e di impiegare tutto il prestito studentesco che aveva ricevuto: 2.000 dollari. Lo sforzo è stato premiato: la compagnia, che ha sede a Londra e conta circa 70 impiegati, ha ricavato 2 milioni di dollari già nel primo anno di vita. E nel 2010, gli introiti hanno raggiunto quota 5 milioni di dollari.
Fraser Doherty - SuperJam
A volte le idee di business vincenti sono le più semplici. Come quella di Fraser Doherty, un ragazzo scozzese che nel 2002, alla tenera età di 14 anni, ha iniziato a preparare marmellate e confetture nella cucina di casa, a Edinburgo. La sua abilità nel confezionare queste squisitezze è diventata così grande che dopo soltanto due anni di pratica, Doherty ha deciso di abbandonare la scuola superiore e dedicarsi a tempo pieno alle sue marmellate. L'azienda che ha fondato, SuperJam (http://www.superjam.co.uk/), è riuscita a guadagnare nel 2009 ben 1,2 milioni di dollari.
Michael Furdyk - Mydesktop.com
Nel 1996, Michael Furdyk aveva 16 anni e trascorreva gran parte del suo tempo nella sua casa di Toronto a navigare su Internet e a chiacchierare sulle chat. Per tutte le ore passate sul web, era diventato un vero esperto. Da qui l'idea: perché non creare una rivista online di computer per dare consigli di informatica e di navigazione in Rete? Così, in quell'anno Michael fonda il webmagazine MyDesktop.com (http://www.hardwarecentral.com/) e coinvolge nell'impresa anche un suo amico australiano, il coetaneo Michael Hayman, che è così entusiasta del progetto che decide di trasferirsi in Canada per poter ampliare il business e affittare anche un ufficio per lavorare insieme. Il successo è alle porte: in breve, Mydesktop.com riesce a raggiungere introiti pubblicitari per 60.000 dollari al mese e tra i clienti inserzionisti ci sono anche colossi dell'informatica come Microsoft. Dopo alcuni anni, il sito è stato venduto alla società Internet.com (http://www.internet.com/) per oltre un milione di dollari.
Catherine e Dave Cook - MyYearbook.com
L'idea che è venuta in mente nel 2005 all'allora quindicenne Catherine Cook e a suo fratello Dave, due anni più grande di lei, assomiglia un po' a Facebook. Mentre questi due ragazzi stavano scorrendo l'annuario della loro scuola hanno pensato di creare una versione interattiva gratuita online. E' nato così MyYearbook.com, un social network dove gli studenti possono incontrarsi in rete, inventare giochi a quiz e farsi domande di tutti i tipi. Già nel 2006, il sito è riuscito ad attrarre venture capital per 4,1 milioni di dollari. E tra le società che lo hanno scelto per inserire la loro pubblicità ci sono aziende come Disney e Abc. Secondo quanto dichiarato dai fratelli Cook a Forbes.com, il social network nel 2008 aveva già raggiunto 3 milioni di membri e introiti "a sette cifre".